SNADIR: DETERMINATI PER CRESCERE
I colleghi di religione sono sempre disponibili a lavorare, ad approfondire, a confrontarsi per migliorare la qualità professionale dell'insegnamento della religione cattolica, non si tirano indietro se c'è da lavorare per i ragazzi e per la scuola, con molta passione e professionalità hanno scelto di insegnare religione cattolica e vogliono continuare ad insegnare religione. Però molto spesso vengono discriminati. Frasi del tipo "Siamo in una situazione assurda", "E' l'ora di stabilire se c'è una volontà politica di inserirci in un ruolo", "Non se ne può più di vivere in questo disagio ingiusto, illogico", "Il preside minaccia di farmi trasferire perché l'ho invitato a rispettare la normativa", "Scelgo il 2° collaboratore (eletto con 10 voti in meno) al suo posto come vicario perché Lei non può accedere alla dirigenza", "Quali assenze o permessi posso fruire? Lei non può perché è un Idr", ...... sono soltanto alcune delle tante espressioni che evidenziavano il malessere della categoria.
La dignità viene negata giorno dopo giorno. I sogni vengono tolti. E' necessario ridare fiducia e speranza ad una categoria di lavoratori della scuola. E' necessario incominciare a sognare.
Bisogna incominciare a lottare quotidianamente per affermare con decisione la propria dignità umana e professionale.
E' necessario far emergere una nuova coscienza negli insegnanti di religione: non più mendicanti, non più sempre perdenti, non più discriminati, ma costruttori di una nuova realtà. Consapevoli che l'azione di lotta per la conquista di ogni diritto è azione politica illuminata dalla fede. Una azione che incarna la fede e che rende sempre più presente la Città di Dio.
Uno l'obiettivo unificante: lo stato giuridico; ed assieme a questo tanti altri obiettivi immediati quotidiani e non (assenze e voto in sede di scrutinio finale).
Tutto ciò era possibile soltanto attraverso una esperienza sindacale autonoma, capace di dialogare con tutti e di valorizzare ciò che è giusto; capace di ricordare a tutti valori e doveri. Un sindacato in dialogo con il potere ma non in vendita. Un sindacato in funzione del servizio e del benessere di tutti ed in particolare dei colleghi prima di tutto.
Si, è il tentativo di fare un sindacato che riparte dalle origini, che riscopre il servizio, non bada a grandezze e reimpara l'entusiasmo. Un sindacato che ha la stessa sollecitudine per tutti i problemi, perché il problema, anche più piccolo è grande per chi lo soffre. Lo SNADIR E' TUTTO QUESTO.
Lo Snadir esiste per far brillare nella società la scintilla che nasce dall'incontro di giustizia e solidarietà, per iniziare il tempo in cui il docente di religione sia una risorsa libera e una forza solidale.
Lo Snadir esce quotidianamente con la sua fionda e la solita fresca semplicità, per incontrare un gigante e un esercito.
Ci piace segnalare alcuni risultati e iniziative che lo Snadir ha ottenuto e intrapreso.
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Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Sicilia respinge il ricorso del M.P.I.: il voto dei docenti di religione in sede di scrutino finale vale! Confermato in quest'ultimo periodo dal Tar - Toscana. |
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Abbiamo contribuito alla stesura di numerosi progetti di legge e dato un notevole impulso per l'avvio dell'esame dei disegni di legge sullo stato giuridico degli Idr (R&S n.4/1997 pag.55). |
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Audizione in VII Commissione istruzione del Senato (5 maggio 1998). d) La petizione popolare a favore dei disegni di legge sullo stato giuridico degli Idr (55.000 firme raccolte soltanto dallo Snadir). |
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Interventi presso il Ministero della P.I. e del Tesoro (ad es. la questione dei documenti di rito dove sia il Tesoro che la P.I. hanno puntualizzato la non ripresentazione ogni anno). |
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Concorsi ordinari: ricorso contro "l'abilitazione ridotta" per gli Idr in possesso dei titoli accademici in teologia. |
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Intervento ad opponendum per resistere al ricorso sul credito scolastico. |
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Emendamenti al testo Occhipinti (tutti presentati) |
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In estate non siamo andati in vacanza, come il ministro sperava, ed alle sue estive esternazioni abbiamo risposto punto per punto. Come risposta il Ministro ha minacciato una ispezione sull'Irc. Anche qui abbiamo chiaramente detto che "eravamo contenti che il Ministro avesse deciso di vedere la scuola dal di dentro, da ciò che avviene in classe e in che modo si fa lezione. E perché questa sua conoscenza non diventasse una indagine penalizzante una disciplina e quindi una ispezione era giusto che avvenisse per tutte le materie, per tutti gli insegnanti" (v. Professione i.r. 6/99). |
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Abilitazione riservata: ricorso contro l'art.2, comma 4 dell'O.M. n.153/1999. (Cisl e Snals dopo aver affermato l'inutilità del ricorso si sono affrettati a consigliarne la presentazione). |
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Continuo contatto con tutti i componenti della VII Commissione istruzione del Senato, anche coloro che ci hanno ostacolato. Lo Snadir incontra tutti, perché NON ha un nemico da combattere ma problemi da risolvere. |
Lo Snadir dopo tre anni di attività e di vittorie si è reso conto della necessità di ottenere la rappresentatività sindacale. Per fare ciò occorreva siglare un patto con un sindacato rappresentativo. La scelta fu fatta a favore dell'UNAMS. Unione Nazionale Artisti Musica e Spettacolo. Il motivo della scelta è abbastanza semplice: l'accordo doveva lasciarci completa autonomia amministrativa e politica. L'unico che poteva offrirci questo è stata proprio l'Unams.
L'accordo siglato a Novembre '97 si è rivelato vincente. A fine '98 lo Snadir è cresciuto del 118%. A fine '99 è cresciuto del 135%. In due anni è cresciuto del 500% (v. grafico).
Come mai lo Snadir è riuscito a raggiungere risultati che altri sindacati non sono riusciti o non hanno nemmeno tentato di raggiungere?
Ai quattro Confederali (NON ho sbagliato nell'affermare che sono quattro i confederali, infatti anche l'ultimo barlume di sindacalismo autonomo si è affrettato a diventare cinghia di trasmissione dei partiti) gli Idr NON interessano, se non per le deleghe.
Chi difende giorno dopo giorno i colleghi, chi riesce a dare risposte precise, vere e sincere ai colleghi. Solo lo Snadir.
Lo sapete che bastano 14.000 deleghe (cioè 140 iscritti in ogni provincia) per fare un sindacato maggiormente rappresentativo e abilitato a partecipare alle trattative contrattuali nazionali e decentrate. In grado di offrire in modo capillare su tutto il territorio nazionale un servizio più preciso e puntuale a favore dei colleghi di religione e non solo.
Perché continuare a delegare gli altri per i nostri problemi, perché non provare a mettere assieme i docenti di religione. Dispersi in diversi sindacati non contiamo nulla. Uniti in un solo sindacato siamo una forza determinante capace di dare concretezza finalmente a ciò che abbiamo aspettato, abbiamo sognato e per cui abbiamo lavorato: lo Stato giuridico.
Lo Snadir c'è perché all'inizio del nuovo millennio il nostro sogno trovi una realizzazione.
Orazio Ruscica