Risposta del Prof. Orazio Ruscica, Segretario Nazionale dello Snadir, a un commento di Corrado Augias pubblicato su "Repubblica" dell'11 maggio 2006
Egr. Dott. Augias,
ho letto la Sua risposta ad un'insegnante di religione pubblicata sulla Sua Rubrica "Lettere" nel numero del quotidiano "Repubblica" dell'11 maggio, e sono rimasto stupito, oltre che amareggiato, che anche una persona del Suo spessore possa farsi "risucchiare" nel vortice della critica a tutti i costi alla categoria degli insegnanti di religione, che oggi sembra andare tanto di moda.
Anzitutto dobbiamo correggere la cifra degli insegnanti di religione immessi in ruolo a partire dall'anno 2005/06 a seguito di concorso ordinario da Lei fornita: non 21mila, bensì 15.372 secondo i dati ufficiali, ripartiti in tre contingenti ( 9.229 + 3.077 + 3.066).
Inoltre Lei sembra ignorare il fatto che se è vero che per insegnare religione cattolica questi docenti devono avere il placet dell'ordinario diocesano (e mi sembra più che normale, vista la materia di cui si occupano), è anche vero che in base alla legge 186 del 2003 per poter passare di ruolo hanno dovuto superare un regolare concorso per titoli ed esami.
transitare su altre cattedre neanche dopo cinque anni di ruolo.
per il 70% delle cattedre a disposizione.
stiamo parlando di lavoratori con famiglie a carico che hanno il diritto di essere tutelati e liberati dal precariato come tutti gli altri, Le chiedo solo di riflettere sul fatto che il Suo "niente di personale" a conclusione di un commento basato su notizie false e fuorvianti rischia di risultare dannoso per l'immagine della categoria in questione.
Cordiali saluti
Orazio Ruscica
Segretario Nazionale SNADIR