SNADIR - "Concorso insegnanti di religione: urge proroga e procedura straordinaria per i precari". Ruscica: "Chiediamo pari opportunità per tutti i docenti”
Posticipare la scadenza dei termini per bandire il concorso per insegnanti di religione, prevista per il 31 dicembre e l’avvio di una procedura d’assunzione straordinaria per il personale docente di religione con oltre 36mesi di servizio.
 
E’ questo quanto lo SNADIR – Sindacato Nazionale Autonomo degli Insegnati di Religione, chiede al Ministero dell’Istruzione.
 
È trascorso ormai quasi un anno dalla conclusione dell’iter parlamentare sul tema del reclutamento dei docenti di religione cattolica – spiega il Segretario Nazionale SNADIR, Orazio Ruscica -. L’urgenza di una presa di posizione da parte del Ministero dell’Istruzione in merito alla definizione di procedure adeguate di assunzione a tempo indeterminato per il personale docente di religione cattolica si è tradotta nella formulazione della legge n. 159/2019, che, all’art. 1-bis, dopo ben 15 anni di completo disinteresse da parte del Parlamento ha sbloccato l’indizione di un concorso per i docenti di religione con l’obiettivo della loro immissione in ruolo”.
 
Di contro, le intese precedenti tra le Organizzazioni Sindacali, il Servizio nazionale IRC della CEI e lo stesso Ministero dell’Istruzione auspicavano il reclutamento sia tramite concorso “straordinario”, per coloro che avessero maturato almeno 36 mesi di insegnamento con incarico su cattedra vacante, e sia con lo scorrimento della graduatoria dell’unico concorso del 2004 fino ad esaurimento.
 
La legge n. 159/2019 attesta però una realtà diversa – sottolinea Ruscica -. A fronte di concorsi già svolti e da attuarsi con procedure straordinarie per i precari delle diverse discipline, solo per i docenti di religione precari è stata prevista una procedura ordinaria da bandire entro il 2020.
Adesso, la fine dell’anno è alle porte, ma la situazione di assoluta straordinarietà che stiamo vivendo a causa dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, rende impossibile lo svolgimento dei concorsi in assoluta sicurezza”.
 
Alla luce di ciò, SNADIR chiede al Ministero dell’Istruzione di impegnarsi a posticipare la data entro cui bandire il concorso per l’assunzione in ruolo di circa 6.600 docenti.
 
Inoltre – aggiunge ancora il Segretario Nazionale – riteniamo che il testo della legge n.159/2019 debba essere arricchito dalla predisposizione di una procedura straordinaria per l’assunzione del personale docente di religione con oltre 36 mesi di servizio e dalla necessaria revisione del vincolo normativo del 70% delle cattedre da assegnare a ruolo. Chiediamo che si finisca di aggirare, sia nella forma che nel merito, le norme che regolano la contrattazione sindacale e che si decida in tempi brevi di mettere a disposizione degli insegnati di religione, gli strumenti utili per conseguire i risultati professionali a cui tutti, legittimamente, aspirano. Basterebbe – è la richiesta dello SNADIR - bandire per questi docenti un concorso preferibilmente per soli titoli, culturali e di servizio, sul modello di quanto posto in essere dalla provincia autonoma di Trento, o in alternativa con solo una prova orale non selettiva sul modello previsto per gli abilitati della scuola secondaria e dei diplomati magistrali”.
 
Ufficio Stampa Snadir
Roma, 19 novembre 2020 - h.11,10

 

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