La «prima» dello SNADIR a Milano

La «prima» dello SNADIR a Milano

   Giornata uggiosa. Così inizia la «prima» convocazione assembleare dello Snadir a Milano. Alcuni volti nuovi altri storici. Gli storici Marisa Scivoletto (tesoriera del sindacato) e Orazio Ruscica (segretario nazionale), i nuovi Giovanni Palmese (segretario Forli-Cesena) e il sottoscritto Massimo Oldrini (vero e proprio neofita), e un ospite gradito Angelo Scebba (segretario Gilda Milano).
   Ore 10:30 inizia l’assemblea con il benvenuto di Giovanni ai presenti (un centinaio). Egli chiarisce il suo compito nel nuovo corso dello SNADIR a Milano che potremmo definire come una preziosa presenza, data la sua esperienza, per ben ri-cominciare.
   Angelo Scebba mette in luce le molteplici problematiche della scuola: in particolare la situazione dei precari e il taglio degli insegnanti attraverso classi sempre più numerose, addirittura fino a 33 studenti. Capite: non tagliano gli insegnanti direttamente, ma indirettamente in modo sottile e sibillino. Chissà cosa ci riserverà il prossimo anno alla luce dei cambiamenti sui «debiti» da superare entro i primi giorni di settembre.
   Il nostro segretario spiega alcuni punti importanti del lavoro svolto dal sindacato: mobilità, ricostruzione di carriera, graduatoria regionale per noi insegnanti di religione ... Ma il punto più importante è stato sicuramente la richiesta che si sta cercando di attuare (anche con una petizione popolare) di un nuovo CONCORSO, in particolare per i colleghi che, in alcune regioni (Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e in parte anche in Abruzzo e Marche), nel primo sono stati penalizzati; tuttavia senza tralasciare quanto ancora si deve fare per gli insegnati entrati in ruolo, una cosa su tutti: la classe di concorso.
   Infine, il sottoscritto ha cercato di far comprendere che lo SNADIR lombardo, e non solo, ha bisogno di ognuno di noi, per questo ho deciso di mettermi in gioco. Le cose da fare sono molte, prima di tutto, costruire un forte sindacato radicato sul territorio delle province lombarde. Di cui la sede di Milano, per ovvi motivi, sarà la capofila. Per questo ho chiesto ai presenti la loro disponibilità a partecipare in modo attivo alla costruzione di un modo nuovo di concepire il sindacato: non più legato solo ad alcuni, ma per tutti e soprattutto aperto a tutti. Questa è la prima di una serie di assemblee (7 maggio a Brescia, 8 maggio a Varese) che si terranno in tutte le province lombarde per far nascere nel prossimo anno le sede provinciali: il sindacato siamo tutti noi. In ogni provincia dirò la stessa cosa: ho bisogno di voi per costruire assieme il sindacato lombardo: contiamoci per contare.
   Fuori continua a piovere, ma dentro l’assemblea la sensazione è ben diversa … c’è un sole che splende!  Non solo perché molti si sono iscritti al sindacato cancellandosi da altri, ma anche perché  tantissimi hanno capito che si gira pagina. E nonostante i tanti impegni che tutti noi abbiamo, molti hanno garantito la loro presenza per lavorare assieme nel costruire un domani che non riguarda solo noi insegnanti, ma tutta la scuola e in particolare i nostri ragazzi, gli studenti.
   Un ultimo pensiero lo lascio ad un progetto che mi sta particolarmente a cuore e che è già in cantiere: un convegno nazionale da tenere a Milano in cui si approcci la situazione dell’ora alternativa, conosciuta come ora “del nulla” in modo nuovo. Appena definito vi farò sapere.
   Vi lascio con un caro saluto a tutti.

Massimo Oldrini

Snadir - giovedì 10 aprile 2008

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