Decreto legge sull'Università: la Camera lo approva definitivamente

Decreto legge sull'Università: la Camera lo approva definitivamente 

 

   L’8 gennaio la Camera dei deputati ha infatti detto sì al disegno di legge (C1966) di conversione, con modificazioni, del Decreto Legge 180 del 10 novembre 2008, che detta nuove disposizioni per la formazione delle commissioni nei concorsi, per il turn over e per favorire il reclutamento di giovani ricercatori. La nuova legge è stata pubblicata il 9 gennaio scorso sulla Gazzetta ufficiale. Già molto è stato detto in proposito, anche dal nostro sindacato che ha seguito e partecipato a momenti di protesta nazionali. Una riforma questa che certamente non attesta una maggiore attenzione del Governo ai grandi temi dell’istruzione. A ribadire questo è il segretario nazionale dello Snadir, Orazio Ruscica. “L’Italia dovrebbe investire di più nell’istruzione e nella formazione - commenta Ruscica -. Il solo 10% di aumento della spesa per studente nel periodo 1995 – 2003 non basta; occorre prendere esempio dall’Irlanda che nello stesso periodo ha aumentato del 30% la spesa per l’istruzione primaria e del 34% quella per l’istruzione superiore. Ci piacerebbe che per l’attuale Governo la scuola fosse uno degli interessi più urgenti. Fino ad arrivare, come ha fatto l’Irlanda, ad eliminare le tasse universitarie. Ovviamente il Governo dovrebbe riservare molti finanziamenti, ed altri supporti pubblici, a tutto il sistema di istruzione e formazione. Riteniamo che la futura scuola italiana nel rinnovarsi non possa non tener conto delle raccomandazioni del Parlamento europeo e del Consiglio dell’unione europea sul tema dello sviluppo delle competenze ‘di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione’  ( Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione europea del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente)”. Tanto va ancora fatto in tema di Università. Il Governo dovrebbe infatti intervenire in modo deciso per assicurare agli studenti che frequentano l'Università alloggi a prezzi contenuti, affitti che oggi invece dissanguano le famiglie rendendo per molte impossibile l’accesso dei figli negli atenei. Insomma, una scuola che non sia solo ad appannaggio dei più ricchi, ma di tutti gli studenti, anche e soprattutto di chi ha interesse a laurearsi ma non può permetterselo.

Emanuela Benvenuti

 

Snadir - Professione i.r. - mercoledì 14 gennaio 2009

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