Graduatoria ad esaurimento: sì del Senato, ma la Camera dice no!

Graduatoria ad esaurimento: sì del Senato, ma la Camera dice no!

La protesta vibrante di migliaia di insegnanti e di cittadini determina l’approvazione alla Camera e al Senato  di due ordini del giorno che impegnano il Governo a  inserire in un nuovo provvedimento una graduatoria a tempo

 
 
L’urgenza di approvare il D.L. 104/2013 entro il 7 novembre 2013, ha costretto la VII Commissione istruzione del Senato ad accettarne il testo così come è stato licenziato dalla Camera dei Deputati, senza alcuna variazione. L’eventuale introduzione di emendamenti avrebbe comportato la decadenza del suddetto decreto: ciò in quanto entro l’11 novembre 2013 (termine entro il quale doveva essere approvato) non sarebbe stato possibile per la Camera dei Deputati e le sue Commissioni (Istruzione, Bilancio, Affari Costituzionali, ecc.) rivedere il testo modificato dal Senato.
Si è ripetuto, dunque, lo stesso esproprio dell’attività del Senato già verificatosi con il D.L. 101/2013. Anche allora il Senato dovette respingere o dichiarare improcedibili tutti gli emendamenti presentati e accolse il ritiro dell’emendamento a firma di Mauro/Bilardi/Compagnone/Ferrara/Scavone, trasformandolo nell’ordine del giorno G/1915-B/6/1, che impegnava il Governo ad inserire in un prossimo provvedimento la proroga della graduatoria del concorso del 2004 fino al 31 agosto 2019.
Ricordiamo che il 9 ottobre scorso l’Aula del Senato aveva approvato a larga maggioranza (251 votanti: 239 favorevoli e 12 contrari) l’art.1, commi 9bis-9sexies dal D.L. 101/2013 che trasformava la graduatoria di merito, predisposta a seguito del citato concorso degli  insegnanti di religione del 2004, in graduatoria ad esaurimento. Tuttavia successivamente, in Commissione Affari Costituzionali della Camera, l’emendamento 1.34 a firma di Marco Meloni (PD) e di Centemero (PdL), aveva determinato la soppressione dei citati commi.
Lo Snadir aveva immediatamente protestato - coinvolgendo nella protesta diverse migliaia di cittadini - per l’ingiusta soppressione dei commi riguardanti la  graduatoria ad esaurimento.
Il Governo in data 24 ottobre 2013 ha accolto l’ordine del giorno 9/1682-A/25 a firma degli Onorevoli Moretti/Fioroni/Cimbro che lo impegna ad inserire in un prossimo provvedimento la proroga di validità della graduatoria del concorso del 2004 fino all’espletamento del nuovo concorso.
Sappiamo bene che gli ordini del giorno approvati alla Camera dei Deputati e al Senato sono delle direttive politiche al Governo e non leggi già approvate; ma è chiaro adesso  a tutti (purtroppo non a M. Meloni e a Centemero, che peraltro attendo di incontrare in un pubblico dibattito - dove e quando vorranno – per sostenere le solide tesi dello Snadir  e dimostrare l’insussistenza e l’artificiosità delle loro motivazioni) che è giusto prorogare le graduatorie del concorso del 2004 per un periodo di tempo adeguato. Il Governo Letta che, anche per il settore scuola, ha detto di voler affrontare il tema del precariato, potrebbe in tal modo offrire una risposta positiva alle legittime aspettative di tutti quegli insegnanti di religione (circa 2.700) che, pur idonei in un pubblico concorso (per chi non comprende i termini tecnici precisiamo che non stiamo parlando dell’idoneità che compete all’Ordinario diocesano), attendono da anni l’assunzione a tempo indeterminato.
Lo Snadir continuerà a ricercare altre possibilità per l’attuazione degli ordini del giorno tramite altri provvedimenti che saranno presentati all’esame del Parlamento.
 
Orazio Ruscica

Snadir - Professione i.r. - 12 novembre 2013

 

 
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