Il Governo firma il decreto autorizzativo per il nuovo concorso di posto comune, sostegno e potenziamento. I docenti di religione attendono uno specifico decreto.

Il Governo firma il decreto autorizzativo per il nuovo concorso di posto comune, sostegno e potenziamento

I docenti di religione attendono uno specifico decreto
 

 
Il Ministero si appresta a bandire un nuovo concorso destinato ai docenti di posto comune  (52.828), di  sostegno (5.766) e di potenziamento (5.118) ma lascia ancora senza risposta le legittime attese degli insegnanti di religione precari.
Il nuovo concorso per i 63.712 posti  dovrebbe essere aperto ai precari in possesso di  abilitazione all'insegnamento, compresi coloro che risultano in possesso del diploma magistrale conseguito entro il 2001/02.
Gli insegnanti di religione sono stati invece esclusi dal piano di stabilizzazione straordinaria previsto dalla legge 107, ma lo Snadir ha presentato due ricorsi al Tar del Lazio.  Essi, a differenza degli altri insegnanti precari, sono ancora in attesa di un nuovo concorso (il loro ultimo risale al 2004) e, nel frattempo, non hanno potuto usufruire del meccanismo di scorrimento della graduatoria di quel concorso né hanno usufruito delle graduatorie ad esaurimento (GAE).
Ciononostante per gli insegnanti di religione non è affatto chiusa la possibilità di un decreto autorizzativo per i posti vacanti e disponibili, oltre ai posti per il potenziamento. Ricordiamo che l’organico dell’autonomia di cui al comma 63 dell’art.1 della legge 107/2015 deve comprendere, ai sensi dell’art.9 n.2 della legge 121/1985, anche i posti per l’insegnamento della religione cattolica; diversamente si configurerebbe una violazione di un trattato internazionale.
Pertanto, secondo quanto previsto dalla legge 186/2003, si attende uno specifico decreto autorizzativo e relativo bando di concorso che possa realizzare le immissioni in ruolo sulle migliaia di cattedre “libere e vacanti” e per il potenziamento; ma, considerato che sono trascorsi quasi dodici anni dal concorso precedente, si potrebbe anche auspicare una stabilizzazione, con riconversione dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato, per tutti i docenti che abbiano superato i 36 mesi di servizio e lo scorrimento della graduatoria del concorso del 2004.
Lo Snadir sarà sempre impegnato nel perseguire una soluzione che, al più presto, offra una giusta risposta alla condizione di lavoro precario nella quale migliaia di colleghi si ritrovano.

Orazio Ruscica


Snadir - Professione i.r. - 4 gennaio 2015, ore 16.21

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