Il Ministero comunica la ripartizione regionale dei posti destinati allo scorrimento delle GM 2004. Solo 472 posti per gli insegnanti di religione: soluzione inaccettabile
Il Ministero dell'Istruzione – nelle more del perfezionamento del relativo decreto ministeriale – ha pubblicato la ripartizione per Regione del contingente relativo ai 472 posti disponibili per le immissioni in ruolo degli insegnanti di religione, calcolati sulla base dei pensionamenti al 1° settembre 2020.
 
Lo scorrimento di graduatoria avverrà con riferimento alla graduatoria di merito del concorso 2004.
 
Nei prossimi giorni ogni Direttore generale degli Uffici scolastici regionali interessati provvederà a ripartire, a livello di ciascuna diocesi, proporzionalmente, i posti per ciascuno dei due ruoli, ossia infanzia/primaria e secondaria di I e II grado.
 
Il personale docente inserito nelle graduatorie di cui al DDG 2 febbraio 2004 avente diritto all’assunzione a tempo indeterminato sarà individuato in base alla posizione utile in graduatoria.
 
Il Direttore dell’USR invierà all’Ordinario diocesano competente per territorio – per l’assunzione a tempo indeterminato -  i nominativi di coloro che risultano collocati utilmente in graduatoria attingendo dall’elenco degli idonei, al fine di verificare il possesso dell’idoneità all’insegnamento della religione cattolica.
 
Il Direttore regionale o un suo delegato – una volta ricevuta la comunicazione relativa alla verifica dell’idoneità da parte dell’Ordinario diocesano competente per territorio – provvederà alla stipula del contratto a tempo indeterminato.
 
Lo Snadir ribadisce la sua profonda indignazione riguardo alla decisione del Ministero dell’istruzione di ridurre notevolmente i posti a disposizione per l’assunzione in ruolo a seguito dello scorrimento delle graduatoria del 2004.
 
Considerato che i posti effettivamente disponibili per l’assunzione in ruolo sono 3.520 nell’infanzia/primaria e 3.080 nella secondaria di I e II grado (vedi Tabelle ministeriali), la decisione ministeriale risulta assolutamente illogica e ingiustamente punitiva nei confronti dei docenti di religione.  
 
Ci troviamo di fronte all’ennesima manovra politica che agisce alle spalle di un’intera categoria di docenti, quando si dovrebbe investire piuttosto su un sistema scolastico capace di restituire la giusta attenzione al ruolo dei docenti e alla corretta educazione degli studenti.
 
Come Sindacato, non ci stancheremo di ribadire il rispetto della dignità professionale di tutti gli operatori della scuola. Quello degli incaricati annuali di religione è uno status giuridico da tutelare giorno per giorno, nella prospettiva di accrescere la dignità professionale di questi insegnanti e non di quella di mortificarne le legittime aspirazioni ad un lavoro più garantito.
 
L’impegno dello Snadir è sempre finalizzato ad una positiva soluzione della condizione di tutto il precariato. Ribadiamo allora la richiesta già avanzata in questi anni: la stabilizzazione attraverso l’immissione in ruolo di tutti i docenti precari di religione

Non  ci  stancheremo di  esigere  il rispetto della dignità professionale di tutti gli operatori della scuola, ricordando ancora che quello degli incaricati annuali di religione è uno status giuridico da tutelare giorno per giorno e che l’impegno dello Snadir è sempre finalizzato ad una positiva soluzione della condizione di tutto il precariato, vogliamo preannunciare che non sarà la pausa ferragostana di questi giorni a fermare i lavori della Segreteria nazionale dello Snadir, lavori finalizzati a decidere – in tempi brevissimi - quelle che riterremo le iniziative più incisive, tempestive e vincenti per opporci a questa scelta inqualificabile comunicata dal Ministero.
 
Tutelare innanzi tutto chi pone fiducia in noi, e nel contempo tutti i docenti di religione, non può conoscere pause.
Orazio Ruscica
Segretario nazionale Snadir
 
 

 

Snadir - Professione i.r. - 10 agosto 2020 - h.12,00

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