VITTORIA! Storica sentenza della Corte di Giustizia Europea per il precariato italiano della scuola.

VITTORIA!

Storica sentenza della Corte di Giustizia Europea per il precariato italiano della scuola
 
 
 
 
Dopo anni di battaglie, condotte nelle aule di tribunali italiani, sono finalmente riconosciuti i legittimi diritti di migliaia di precari della scuola che hanno stipulato contratti di lavoro a tempo determinato per 36 mesi.
 
Lo Snadir ha appoggiato queste battaglie sostenendo, con i suoi avvocati, centinaia di docenti di religione in tutta Italia. Un impegno che risale al 2011 - quando furono avviati i ricorsi per la riqualificazione dei contratti a tempo determinato in conformità alla Direttiva comunitaria 1999/70/CE - e proseguito nel 2013 con la richiesta di procedimento d’infrazione alla commissione europea e il ricorso per violazione della convenzione europea dei diritti dell’uomo alla corte europea di Strasburgo (CEDU) intrapresa dalla Federazione Gilda-Unams (a cui Snadir aderisce).
 
Siamo soddisfatti della sentenza di Strasburgo – ha commentato il Segretario nazionale dello Snadir Orazio Ruscica - perché rende giustizia ai tanti docenti che in questi anni si sono visti negare la possibilità di essere immessi in ruolo a causa dell’abuso dei contratti a termine.  Un abuso che ha colpito anche migliaia di docenti di religione che da moltissimi anni prestano servizio nelle scuole italiane ormai stabilmente. A loro è stato negato, infatti, il diritto all’espletamento di un nuovo concorso e all’applicazione dello scorrimento della graduatoria del concorso del 2004. Per loro è giunto il momento di ottenere ciò che gli spetta: un contratto a tempo indeterminato! ”.
 
Nei prossimi giorni, lo Snadir darà mandato ai suoi legali di trasmettere un atto di diffida, indirizzato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Miur, con il quale si chiede l’immediata applicazione della sentenza della Corte di Strasburgo. Contemporaneamente, nei vari tribunali d’Italia dove sono stati presentati i vari ricorsi del 2011, verrà chiesto ai Giudici del lavoro la disapplicazione delle norme interne che contrastino con la Direttiva comunitaria.
 
Tutti coloro che non hanno ancora fatto ricorso per la riqualificazione del loro contratto a tempo indeterminato potranno compilare il Form in modo da ricevere prossimamente via email informazioni dettagliate sulla possibilità di poter intraprendere un’azione legale.
 
 
La Redazione
 
 
 

Snadir - Professione i.r. - 26 novembre 2014

 

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