L’On. Flora Frate prende posizione: la quota riservata è un rimedio inadeguato

In attesa che si compia l’iter dell’o.d.g. dell’On. Flora Frate, che impegna il Governo a valutare l’opportunità di un piano straordinario di assunzione esclusivamente per titoli e per servizio, al pari di quello predisposto dalle Province Autonome di Trento e di Bolzano, condividiamo con grande entusiasmo le ultime dichiarazioni dell’On. Frate in merito alla procedura di stabilizzazione dei docenti precari di religione:

“In questi mesi si è fatta tanta, troppo confusione. Il più delle volte a soli fini strumentali. Ribadisco che non è in discussione la laicità dello Stato, così come sono da respingere al mittente tutte le accuse volte a denigrare la qualità e la dignità professionali di tali docenti. Quello che dobbiamo ricordare è che gli IRC sono stati sistematicamente esclusi da ogni piano di stabilizzazione. Una parte, con il primato di oltre 25 anni di servizio precario, pur avendo superato il concorso del 2004 non è stata immessa in ruolo; altri, con più di 36 mesi di servizio, prestano incarico a tempo determinato da 15 anni.

Una situazione incresciosa, che ferisce il sistema scolastico e offende la dignità dei lavoratori.

Una possibile soluzione al problema – come ho scritto nel mio Ordine del Giorno approvato dal Governo lo scorso 30 dicembre – non può prescindere dalla speciale abilitazione di cui gli insegnanti di religione sono in possesso e tenendo conto degli anni di servizio. In questo momento all’attenzione del Ministro Bussetti c’è una mia Interpellanza, ma su un punto occorre fare chiarezza.”

Inoltre l’On. Frate afferma: “L’ipotesi della quota riservata rischia di essere un rimedio inadeguato alla grave situazione di precariato dei docenti di religione: nelle regioni del centro sud i posti si ridurrebbero a poche decine in Campania nella scuola dell’infanzia e primaria, e meno di un centinaio nella scuola secondaria di I e II grado; in Calabria sarebbero rispettivamente 7 e 23”.

In pieno accordo con quanto già dichiarato dallo Snadir, l’On. Frate conclude sottolineando il fatto che “senza la stabilizzazione del precariato storico non potremo avere una scuola di qualità”.

A tal proposito – aggiunge – è già pronta una Proposta di Legge.


Snadir - Professione i.r. - 8 febbraio 2019, h.21,00

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