Pubblicati i testi delle nuove indicazioni didattiche nazionali per l’insegnamento della religione cattolica nella scuola secondaria di secondo grado e della Nuova Intesa sui titoli di studio per l’insegnamento della religione nei diversi gradi scola

Pubblicati i testi delle nuove indicazioni didattiche nazionali per l’insegnamento della religione cattolica nella scuola secondaria di secondo grado e della Nuova Intesa sui titoli di studio per l’insegnamento della religione nei diversi gradi scolastici

 
Sono stati pubblicati i testi della duplice Intesa – sottoscritta giovedì 28 giugno a Roma tra il Ministro Profumo e il Cardinale Bagnasco – riguardante l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche, che va a sostituire le precedenti intese sottoscritte nel 1985 (DPR 751/1985) e nel 1990 (DPR 202/1990) e le Indicazioni didattiche per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole del secondo ciclo di istruzione e nei percorsi di istruzione e formazione professionale.
Come abbiamo precisato nella nostra precedente comunicazione del 29 giugno 2012, i titoli previsti dalla vecchia Intesa  del 1985 rimangono validi.
Se conseguiti entro la data di entrata in vigore (vedi pubblicazione Gazzetta Ufficiale) sarà sufficiente aver insegnato almeno un anno  scolastico (180 giorni) dal 2007/2008.
Chiunque non fosse ancora in possesso dei titoli di diploma o di magistero in scienze religiose, potrà conseguirli entro l’anno accademico 2013/2014, ma dovranno dimostrare di aver prestato servizio continuativo nell’insegnamento della religione per almeno un anno (180 giorni) entro l’anno scolastico 2016/2017.
Pertanto, come abbiamo più volte ribadito, gli incaricati annuali in servizio e in possesso dei titoli conseguiti con il vecchio ordinamento NON saranno obbligati a conseguire un nuovo titolo.
E’ del tutto chiaro che i docenti di religione di ruolo non dovranno integrare o conseguire alcun titolo aggiuntivo per continuare a insegnare religione.
Coloro che invece insegnano oppure aspirano ad insegnare, ma non sono in possesso dei titoli previsiti dal Dpr 751/1985 oppure non riusciranno a conseguirli entro l’anno accademico 2013/2014 (ma in questo caso sarà necessario aver svolto un servizio di almeno un anno entro l’anno scolastico 2016/2017), dovranno – entro il 2017 - essere in possesso dei titoli accademici di baccalaureato, licenza o dottorato in teologia o in altre discipline ecclesiastiche (come era già stabilito in precedenza), oppure conseguire una laurea magistrale in scienze religiose (3+2) secondo il nuovo ordinamento. 
Pertanto coloro che non riusciranno a conseguire uno dei titoli vecchio ordinamento entro il 2013/2014 oppure uno dei titoli del nuovo ordinamento (baccalaureato, licenza o dottorato oppure  laurea magistrale in scienze religiose) entro il 2017 potranno insegnare religione in qualità di supplente annuale, così come è stato previsto per coloro che non avevano conseguito i titoli previsti dal DPR 751/1985 entro 1990.
In particolare segnaliamo che la laurea magistrale in scienze religiose è titolo qualificante per insegnare religione cattolica in tutti gli ordini e gradi di scuola; tale laurea andrà, quindi, a sostituire il diploma e il magistero in scienze religiose.
Ricordiamo che ai sensi del Dpr 175/1994 il baccalaureato e la licenza sono riconosciuti - a richiesta degli interessati - rispettivamente diploma di laurea e laurea.
Invece la laurea magistrale in scienze religiose (3+2) non è ancora equipollente o finalizzato ad una laurea civile. Per essere riconosciuta sarà necessario aspettare la conclusione del processo di Bologna. Tale processo non si è ancora concluso; doveva essere terminato nel 2010, ma – dato che alcuni obiettivi non sono stati raggiunti – è stato prolungato fino al 2020. Chiaramente il riconoscimento della laurea magistrale in scienze religiose quale laurea equipollente sarà possibile soltanto a seguito dello strumento “tavolo pattizio” tra la Santa Sede e lo Stato italiano.
Infine, plaudiamo la novità di far conseguire agli insegnanti di posto comune di scuola dell’infanzia e primaria che desiderano impartire l’insegnamento della religione cattolica, un apposito master universitario di secondo livello in scienze religiose.
 
Orazio Ruscica
 
 

Snadir - Professione i.r. - 26 luglio 2012
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